L'Artista Viaggiatore
Avviso ai Naviganti n.°1
Il viaggio come condizione liminare per definizione
.
L'artista viaggiatore, fra un mondo contingente abitato da umani in un particolare
momento storico e un mondo empatico, fatto di più mondi, abitato dai
ricordi, dalle compagne di giochi che solo io conosco e solo io incontro
Un mondo di mondi, sincronico, polisemico, simultaneo e indecidibile.
L'artista viaggiatore è perennemente di passaggio,
un portatore di doni per chi resta qui, per chi nutre l'illusione di abitare
in un solo mondo
Doni che sono la rimanenza, quello che non si dissolve o non è trattenuto
dai doganieri al ritorno.
Doni che sono ciò che viene salvato dalla rapacità degli scafisti
L'artista viaggiatore è più che altro
un pendolare, avanti e indietro, tra un presente bisbetico e costantemente
spaventato e un mondo fatato, sfuggente e incantatore.
L'artista viaggiatore ha questo compito: quello di percorrere i sentieri dei
contrabbandieri alla ricerca di nuove o ritrovate compagne di giochi. Dalla
loro conoscenza scaturisce l'opera, di fronte alla quale posso solo dire "
l'ho fatta io!" nient'altro.
L'opera creata
un po' di fuoco ricevuto in dono, quello che resta dopo
il viaggio di ritorno
il talismano più grande
Che ingaggi
pure lei, battaglie con i fantasmi dell'interpretazione
L'opera creata
la prova tangibile dell'esistenza di un linguaggio
L'artista viaggiatore è grato all'opera che
lo ha messo in contatto empatico con tutto il resto, ma un altro compito l'attende.
Quello di girovagare muto lungo i sentieri della conoscenza, come sapevano
gli alchimisti; quello di coinvolgere altri artisti viaggiatori e non solo
loro, per mettere insieme le proprie avventure e progettarne di nuove; riutilizzare,
riciclare le proprie e altrui esperienze: l'arte di ogni vero viaggiatore.
Più che un creatore di opere, comunque ineliminabili, l'artista viaggiatore
è un progettista di mondi
Nessun percorso lineare, nessuna crescita, nessun sviluppo forse. Apprendere,
Conoscere, questo sì!
Pochissimi sanno ancora l'etimo di questi verbi e dei corrispettivi in altre
antiche lingue, ma in nessuna di esse coincidono con evolversi, progredire,
diventare grandi, maturare
Bisogna concepire un tempo lineare e irreversibile per accettare questi falsi
sinonimi, adatti all'epoca appena passata ma ora inservibili.
Nessuna voglia di tornare indietro, di rimpiangere lontani passati ben inteso,
solo che l'idea di ciclicità, della mutazione, del cambiamento più
che dell'evoluzione, sono i termini che meglio descrivono gli strani giorni
che stiamo vivendo.
Voglio ripeterlo, un viaggiatore dunque, un esploratore anche, ma soprattutto
un pendolare: dentro e fuori dal mondo
La vita dell'artista viaggiatore è anche una serie di progetti naufragati
e di treni perduti. Un continuo fare e disfare le valigie davanti ai doganieri.
Un atteggiamento accomuna
tutta la gente di frontiera, specialmente una frontiera marina,quello di non
riconoscere di essere sulla frontiera, proprio sul bordo
La frontiera è sempre il luogo mitico dove s'incrociano il più
sfrenato egoismo e la più prorompente ipocrisia
Ma è anche il luogo dove i racconti, le storie, le vite umane e gli
stessi oggetti acquistano una nuova progettualità, si trasformano,
si riciclano assumendo nuove forme, nuove esistenze
L'artista viaggiatore predilige luoghi come questi, dove più facile
è restare invisibili, mescolare le carte, essere un navigante, passare
per nullafacente, e come adepti di antichi ordini iniziatici a volte farsi
deridere nelle azioni come nei sentimenti.
Che ne è dell'artista impegnato?
L'artista è incredibilmente impegnato a cercare e riconoscere nuovi
mondi possibili e nuove vie, intento a dare il proprio contributo alla loro
costruzione, insieme a milioni di persone nel pianeta in questi ultimi anni,
e lascia agli altri il noioso compito di far schierare le proprie opere a
favore o contro nuovi martiri e nuovi eroi.
Ancona, 26 giugno 2003
Oskar Barrile